Paolo Conte
Via, via,
vieni via di qui,
niente più ti lega a questi luoghi,
neanche questi fiori azzurri?
via, via,
neache questo tempo grigio
pieno di musiche
e di uomini che ti son piaciuti,
It's wonderfoul, it's wonderfoul, it's wonderfoul
good luck my babe, it's wonderfoul,
it's wonderfoul, it's wonderfoul, I dream of you?
chips, chips, du-du-du-du-du
Via, via,
vieni via con me
entra in questo anore buio,
non perderti per niente al mondo?
via, via,
non perderti per niente al mondo
Lo spettacolo d' arte varia
di uno innamorato di te,
It's wonderfoul, it's wonderfoul, it's wonderfoul
good luck my babe, it's wonderfoul,
it's wonderfoul, it's wonderfoul, I dream of you?
chips, chips, du-du-du-du-du
Saxo
Via, via,
vieni via con me,
entra in questo amore buio
pieno di uomini
via, via,
entra e fatti un bagno caldo
c'è un accappatoio azzurro,
fuori piove un mondo freddo,
It's wonderfoul, it's wonderfoul, it's wonderfoul
good luck my babe, it's wonderfoul,
it's wonderfoul, it's wonderfoul, I dream of you?
chips, chips, du-du-du-du-du
Paolo Conte
Farà piacere un bel mazzo di rose
e anche il rumore che fa il cellophane
ma una birra fa gola di più
in questo giorno appiccicoso di caucciù.
Sono seduto in cima a un paracarro
e sto pensando agli affari miei
tra una moto e l'altra c'è un gran silenzio
che descriverti non saprei.
Oh, quanta strada nei miei snadali
quanta ne avrà fatta Bartali
quel naso triste come una salita
quegli ochhi allegri da italiano in gita
e i francesi ci rispettano
che le balle ancora gli girano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai el cine, vacci tu. –
Tatarata, tatarata, tataratatatararaarta
È tutto un complesso di cose
che fa sì che io mi fermi qui
le donne a volte sì sono scontrose
o forse han voglia di far la pipì.
E tramonta questo giorno in arancione
e si gonfia di ricordi che non sai
mi piace restar qui sullo stradone
impolverato, se tu vuoi andare, vai?
e vai che io sto qui e aspetto Bartali
scalpitando sui miei sandali
da quella curva spunterà
quel naso triste da italiano allegro
tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
C'è un pò di vento, abbaia la campagna
e c'è una luna in fondo al blu?
Tatarata, tatarata, tataratatatararaarta
Tra i francesi che s'incazzano
e i giornali che svolazzano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai el cine, vacci tu! -
Tatarata, tatarata, tataratatatararaarta
Paolo Conte
I. Con quella faccia un po'così
quell'espressione un po'così
che abbiamo noi
prima andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
che ben sicuri mai non siamo
non c'inghiotte e non torniamo più.
II. Eppur parenti siamo in po'
di quella gente che c'è lì
che in fondo in fondo
è come noi selvatica
ma che paura che ci
fa quel mare scuro
e non sta fermo mai.
Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
e il resto è pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, è un'idea come un'altra
Ah? la la la la
III. Ma quella faccia un po'così
quell'espressione un po'così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
e circospetti ci muoviamo
un po'randagi ci sentiamo noi.
Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia.
E intanto nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.
In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
e i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole è un lampo giallo al parabrise.
Con quella faccia un po'così
quell'espressione un po'così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
Paolo Conte
Perché d´inverno è meglio
la donna è tutta più segreta e sola
tutta più morbida e pelosa
e bianca, afagana,
algebrica e pensosa
dolce e squisita, è tutta un´altra cosa
vuole andare in gita
non sa - non sa - non sa
Mentre la neve attenua
ogni rumore
e in strada gli autocarri
non hanno più motore
e questo è il tempo di
lasciarsi sprofundare
nel medioevo delle sua frasi amare,
dice che non vuol peccare
però, si sa lo fa.
Sto trafficando beato me
sotto un fruscio di taffetà
e mi domando in fondo se
mentre lei splende sul sofà
d´inverno, d´inverno
non sai anche più intelligente.
Si, si d´inverno è meglio
dopo è più facile dormire e andare
oltre i pensieri com un libro
di Lucrezio aperto tra le dita
così è la vita, tra una vestaglia e un mare
chi vuole andare in gita
non sa, non sa, non sa
Paolo Conte
Un gelato al limon
gelato al limon
gelato al limon
spofondati in fondo a una città
un gelato al limon
è vero limon.
Ti piace?
Mentre un`altra estate passerà
Libertà e perline colorate
ecco quello che io ti darò
e la sensualità delle vite disperate
ecco il dono che io ti farò
donna che stai entrando nella mia vita
con una valigia di perplessità
ah, non avere paura che sia già finita
ancora tante cose quest'uomo ti darà.
E un gelato al limon
gelato al limon
gelato al limon
sprofondati in fondo a una città
Ti offro una doccia ai bagni diurni
che son degli abissi di tiepidità
dove come oceani notturni
rimbombano le voci della tua città
e ti offro la luna del pomeriggio
per il sogno arabo che ami tu
e una stretta forte della mia mano
per te donna che non mi scappi più…
e un gelato al limon
gelato al limon,
gelato al limón
Piano
e ti offro l'intelligenza degli elettricisti
cosi almeno un pò di luce avrà
la nostra stanza negli alberghi tristi
dove la notte calda ci scioglierà.
Come un gelato al limon,
gelato al limon,gelato al limon…